25 Ottobre 2017

“Importanza dell’attività fisica con il diabete”

La sedentarietà, insieme all’eccessivo apporto calorico e  una alimentazione spesso inadeguata, ha apportato un aumento di  malattie come diabete e obesità spesso definite “del benessere”. E’ ormai noto da tempo che modificare il proprio stile di vita e in particolar modo praticare una costante attività fisica sia importante per la propria salute.
L’attività fisica, tuttavia, è fondamentale non solo per la prevenzione del diabete, ma anche quando la malattia è già presente, poiché produce molti benefici effetti come il miglioramento della circolazione e la diminuzione del peso. Una adeguata attività fisica a volte consente persino di ridurre il dosaggio di insulina.
Contrariamente a quanto si riteneva in passato, la pratica di una attività fisica adeguata viene oggi favorita anche in soggetti con diabete insulino dipendente nei quali arreca importanti benefici non solo in termini fisici ma anche psicologici: molti pazienti infatti si sentono “meno malati” potendo condurre una vita più simile alla popolazione sana. Occorre tuttavia che un paziente diabetico, nel praticare una attività sportiva, ponga molta attenzione alle proprie risposte fisiche e adotti alcune precauzioni. Tutto questo è possibile se vi è una informazione adeguata e collaborazione dei medici. In seguito ad una attività sportiva non adeguata infatti, soprattutto se non è praticata con regolarità, l’equilibrio di un diabetico insulino dipendente può essere compromesso con variazioni importanti dei valori glicemici abituali. Per un diabetico che comincia a praticare una attività sportiva il primo problema da affrontare con l’aiuto del diabetologo è perciò quello di monitorare con maggiore attenzione la glicemia e valutare eventualmente la necessità di un aggiustamento terapeutico (quantità di insulina iniettata, orario dell’iniezione, quantità di carboidrati assunti con l’alimentazione) in quanto l’attività fisica a seconda del tipo, della durata, dell’intensità è in grado di modificare l’equilibrio insulinico. I motivi possono essere diversi: innanzitutto nelle ore successive all’attività fisica c’è una aumentata sensibilità all’insulina, soprattutto quando l’attività sportiva viene praticata da persone poco allenate. Inoltre il calore prodotto dal movimento può favorire un assorbimento più veloce dell’insulina depositata nei tessuti: per un certo lasso di tempo, prima e dopo la pratica sportiva, è bene perciò evitare di iniettare l’insulina nelle zone direttamente coinvolte dallo sforzo muscolare ed evitare ambienti caldo umidi come saune o docce troppe calde e prolungate.
Quanto più prolungata è l’attività fisica, tanto più accentuata può essere la diminuzione della glicemia; per contro il rischio di ipoglicemia diminuisce più l’attività è aerobica e migliore è l’allenamento.
Tutte le persone che praticano sport e che fanno uso di farmaci per il diabete devono:

– essere in grado di gestire una eventuale ipoglicemia avendo sempre a disposizione alimenti a base di carboidrati ad azione veloce

– portare sempre con sé un documento di riconoscimento e numeri telefonici utili

– monitorare la glicemia sia prima che dopo l’attività fisica

– assicurarsi un’adeguata idratazione, bevendo anche se non si avverte lo stimolo della sete, soprattutto per allenamenti piuttosto lunghi

– non fare una attività fisica se il diabete è scarsamente controllato o se non si è in buone condizioni fisiche.

Compatibilmente con il tempo a disposizione è bene inoltre prevedere sempre una fase di riscaldamento e una defaticante e informare eventuali allenatori e istruttori della patologia di cui si soffre. Infine è consigliabile praticare l’attività sportiva in compagnia: oltre ad essere più piacevole può rivelarsi d’aiuto in caso di necessità.

Grazie come sempre alla collaborazione dell’ex Primario di Diabetologia Novara Gabriele Allochis

doppia

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