22 Aprile 2016

#piccolidiabeticicrescono

Il diabete di tipo 1 colpisce sempre di più i bambini con meno di cinque anni. Diagnosi precoce, alimentazione e terapia: così la vita di un bambino diabetico può scorrere normalmente, con l’aiuto dei genitori.

Sempre più spesso il diabete di tipo 1 colpisce i piccolissimi. La terapia esiste, l’importante è arrivare ad una diagnosi precoce ed avviare al più presto la cura associata a una corretta alimentazione e alla pratica di un’attività fisica. In questo modo anche i piccoli diabetici potranno condurre una vita normale e abbassare i rischi di complicazioni immediate ma secondarie.

Il diabete spesso è stato associato agli anziani. Un mito da sfatare, per quanto riguarda il diabete di tipo 1 (DM1). Soprattutto negli ultimi anni infatti questa malattia si sta diffondendo tra i più piccoli, con un’alta incidenza già a partire dai 2 anni di età. La maggior parte di questi piccoli pazienti è affetto da diabete mellito di tipo 1, ovvero il disturbo principale è creato da un’insufficienza del pancreas che non produce insulina, l’ormone che ci permette di utilizzare lo zucchero che assumiamo attraverso gli alimenti. La terapia, in questi casi, prevede da subito l’insulina.

Nel caso di diabete di tipo 2 (DM2), invece, il pancreas produce l’insulina ma in quantità non sufficiente a tenere sotto controllo il livello del glucosio nel sangue. La terapia del DM2 è inizialmente basata sul cambiamento dello stile di vita: alimentazione e attività fisica; se queste non sono sufficienti si devono assumere ipoglicemizzanti orali. Nei casi di lunga data può essere necessaria l’insulina.

E’ bene sapere che dal diabete non si può guarire ma una terapia su misura, associata a una dieta adatta e ad uno stile di vita sano, permette di conviverci tranquillamente, come tantissime persone possono testimoniare.

SEGNALI CHE CI DEVONO FAR APRIRE GLI OCCHI

Quando il bimbo beve tanto e ha costantemente sete (polidipsia), quando fa la pipì molto frequentemente (poliuria), quando ha una fame eccessiva e di conseguenza mangia di più (polifagia), quando si sente sempre stanco anche senza aver fatto particolari sforzi, quando si verifica un improvviso dimagrimento, quando si manifestano dolori addominali senza che ci sia nessuna patologia è il caso di parlarne col pediatra. Egli ci consiglierà di effettuare esami del sangue e delle urine che permetteranno di arrivare a una diagnosi. Se dagli esami del sangue, infatti, emerge che la concentrazione di glucosio supera i 120 mg/dl a digiuno può trattarsi proprio di diabete. Per confermare la diagnosi poi basta affidarsi agli esiti dell’esame delle urine: se sono presenti acetone e glucosio significa che il bimbo è affetto da diabete, disturbo che non gli permette di utilizzare lo zucchero che introduce con il cibo e che lo costringe invece a bruciare i grassi per produrre energie.

Scritto su esperienza mia personale e ricordi degli incontri con l’Ex Primario di diabetologia di Novara

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