Preparavo da tempo questa impresa, sembrava impossibile dover fare 43 km di salita partendo da Masera (Domodossola), 259 mt s.l.m. e arrivare al Passo del Sempione, a ben 2005 mt, ci pensate! Il problema è sempre e rimane “La mia #amataglice“. Per me è una costante che mi condiziona ogni cosa che faccio durante la giornata: è imprevedibile e in questo periodo con Ipo sempre più frequenti. Però, non mi sono dato per vinto, e ho voluto provare esortato anche da tre amici che si sono adattati al mio passo. Per i primi 20 km dalla partenza – sempre in salita – tutto è andato a meraviglia: gambe, profilo della glicemia e muscoli; verso i 30 km e dopo aver assunto vari integratori è arrivata la prima ipoglicemia importante; non mi sono certo scoraggiato, l’ho affrontata con una sosta e con l’assunzione di una barretta e glucosio. Alla ripartenza, però, sentivo che la situazione non era più come prima, tutto ad un tratto è cambiato qualcosa anche se faccio fatica a definire che cosa; da questo momento in poi, ho dovuto davvero darci dentro, metterci cuore, passione e soprattutto testa, non potevo fermarmi a 4-5 km dall’arrivo, volevo fortissimamente arrivare e così mi sono imposto di farcela…e pedalata dopo pedalata, ecco finalmente la tanto agognata vetta, raggiunta dopo 3 ore e 23 minuti. Anche se non me ne rendevo conto ero soddisfatto di me stesso, nonostante il caldo, all’improvviso stanchezza, malesseri e quant’altro sembravano svaniti, breve sosta e ritorno, un ritorno veloce e agile. La voglia di tornare era tanta perché cominciavo ad accusare glicemie basse e una sensazione di vuoto in tutto il corpo. Solo il giorno dopo, al risveglio ho finalmente realizzato quello che ero riuscito a fare.. impensabile per me nei giorni precedenti, ma tutto sommato la forza di volontà mi ha aiutato a superare ogni ostacolo anche quello del Diabete e sono arrivato dove mi ero prefissato.
Grafico Glicemico con Ipoglicemia alle ore 12,00 (durante la salita) e successive a fine giornata
Video ascesa al passo del Sempione